Gli appuntamenti proposti dalla Libreria del Convegno per l’ultimo fine settimana di luglio.

Si comincia venerdì pomeriggio con Marco Bongiorni ed il suo “Drawing as Fighting, Manuale per un disegno da combattimento “; sabato sarà la volta di Nicola Lupi ed il thriller ‘Ricordi di un omicidio’, per terminare domenica con ‘53 poesie’ di Piero Ciampi.

Venerdì 23 luglio alle ore 18.30, presso la Libreria del Convegno di Cremona, in C.so Campi, Ettore Favini presenterà l’autore Marco Bongiorni ed il suo libro “Drawing as Fighting, Manuale per un disegno da combattimento “.

Che cosa Hanno in comune un Pugile e un Artista? Cosa condividono La boxe e il Disegno? A queste domande risponderà, venerdi 23 luglio presso la Libreria del Convegno a Cremo- na, l’artista Marco Bongiorni, in una presentazione mediata da Ettore Favini che per l’occa- sione presenteranno insieme il libro “Drawing as Fighting” edito da Mileu Edizioni.

Drawing as Fighting ultimo libro di Marco Bongiorni è un training book, un manuale di disegno sperimentale che si struttura in una serie di appunti corredati da esercizi esperien- ziali liberamente ispirati al mondo della Boxe. Questo libro accosta due discipline apparentemente molto distanti come il Disegno e il Pugilato, ipotizzando dei punti di contatto tra l’attitudine del disegnatore e quella del pugile”.

Marco Bongiorni è un artista visivo e docente di disegno presso NABA – Nuova Accade- mia di Belle Arti, Milano. Appassionato della “Nobile Arte”, da anni conduce una ricerca sperimentale attraverso l’analisi del disegno contemporaneo in un continua messa in crisi delle sue dinamiche interne, allo scopo di testarne potenzialità e nuove strategie di appli- cazione. Tra i suoi ultimi progetti ricordiamo: Kangal (Galleria Six, Milano), Drawing as Fighting (Palais de Tokyo, Parigi) e Fleeting Drawing (Harabel, Tirana), Epitome/Head/Fear, Fondazione Rivoli Due, Milano.

Ettore Favini (1974) l’artista ha esposto numerosi progetti personali in varie sedi, in Italia e all’estero.

Sabato 24 luglio alle ore 18.15 presso l’Antica Osteria del fico, via G.Grandi 12 a Cremona, il critico letterario dialogherà con Nicola Lupi autore del romanzo thriller “Ricordi di un omicidio” ( ed. Bookroad).

William Galen è un geniale scienziato, la cui ambizione è quella di svelare l’intima essenza degli esseri viventi, carpirne e svelarne i segreti più intricati. Anni e anni di studi portano il giovane accademico a un clamoroso risultato: ha sintetizzato una sostanza in grado di potenziare e risvegliare la memoria dell’essere umano, una scoperta che potrebbe cambiare il mondo. Qualcuno, tuttavia, trama nell’ombra per evitare che l’ordine naturale delle cose venga stravolto dalla scienza.

Riccardo Hale è un giovane ragazzo all’ultimo anno dell’istituto tecnico, all’apparenza un giovane come tanti, con sogni, aspirazioni e obiettivi. Ma Riccardo non è come gli altri: ogni tanto, senza che riesca a spiegarselo, ha delle visioni che non riesce a interpretare. Una di queste, addirittura, arriva a mostrargli la sua morte. Inizia quindi un viaggio alla scoperta di sé, un viaggio che lo porterà in luoghi e tempi lontani. Arriverà a scontrarsi con potenti nemici e troverà alleati in persone che non ha mai incontrato prima… o forse sì”.

Nicola Lupi è nato a Cremona il 24 marzo 1982. Laureato in ingegneria meccanica, durante il giorno lavora in un’acciaieria della sua città, mentre di notte ama esprimere la sua creatività scrivendo racconti. È appassionato di montagna e istruttore di sci alpinismo. Ricordi di un omicidioè il suo libro d’esordio, successivamente ha pubblicato il libro per bambini ‘Nebu’ non ha paura’, mentre è imminente l’uscita del suo nuovo romanzo ‘Il mistero della contessa Manna’ tutti editi dalla casa editrice Bookroad.

Domenica 25 luglio alle ore 18.15 presso l’Antica Osteria del fico Lamantica Ed. presenterà ‘53 poesie’ di Piero Ciampi.

Piero Ciampi è stato il cantautore più immeritatamente emarginato del mondo musicale italiano. Di lui dicevano che era stonato, che scriveva canzoni malinconiche, sgradevoli, popolate di vinti e di infelicità. Gli davano del presuntuoso e dell’antipatico e ai perbenisti e gli ipocriti dava fastidio la sua ubriachezza.

«Io sono un poeta, sempre anche quando sbaglio lo faccio da poeta. E posso fare e dire quello che mi pare perché sono un poeta».